dott.ssa G. D'Adamo
Dirigente Medico U.O. Pediatria P.O. Cava de'Tirreni




La dottoressa D'Adamo ha posto in essere il problema che chi manifesta celiachia
non deve avere nessun pregiudizio.
E' necessario per questo motivo abbattere qualsiasi barriera sociale e superarla
legata ad ogni forma di pregiudizio.
Ne consegue, secondo D'Adamo, l'accettazione della dieta, di aderire alla dieta,
e quindi di superare le barriere sociali.
E di non sentirsi inferiori agli altri se andiamo in un ristorante e dobbiamo attenerci
ad un menù diverso dagli altri.
Com'è il vissuto di chi vive di celiachia? Per quanto riguarda la fascia d'età
che va dai 0 ai 4 anni gli attori sono genitori e parenti.
Se il bambino nasce in un ambiente sano, in questa fascia d'età, potrebbe anche
avere non problemi in futuro.
Per la fascia d'età che va dai 5 ai 10 anni gli attori sono genitori, parenti e bambini
ed il bambino in questa fascia d'età è già condizionato nelle sue diete.
Il bambino imparerà piano piano.
Per la fascia d'età 11-20 anni subentrano pazienti, genitori, parenti e comunità.
In questo caso la comunità gioca un ruolo fondamentale e il soggetto interiorizza
tutto ciò che riguarda il suo status. Di conseguenza il soggetto deve essere
informato bene per migliorare la sua qualità di vita.
Per i soggetti maggiori di 20 anni entrano in gioco pazienti e comunità.
Il vissuto delle problematiche avviene per modalità di diagnosi:
1) Casuale, c'è un incredibilità e una meraviglia dell'evento e ci si pone il problema
di come affrontare la dieta.
2) crisi celiaca che consiste in un percorso drammatico conseguito da un percorso di sollievo.
3) Disturbi cronici rilevanti come vomito, mal digestione.
4)Disturbi cronici lievi che determinano curiosità e meraviglia.
5) Disturbi associati irreversibili che determinanano una negazione, rifiuto di quello che
sta accadendo.
VIVERE FELICI SENZA GLUTINE.
C'è un documento base su internet che può essere letto parola per parola.
1) aderire ad una dieta alternativa che non sia vissuta come proibitiva ma propositiva.
2) pensare alla varietà di alimenti permessi
3) sentiamoci cittadini del mondo. Perchè non si può mangiare solo pasta ma in alternativa
si può mangiare mais (1 miliardo di persone mangiano mais) e 2 miliardi mangiano
riso.
Non essere ossessionati dalle tracce. Il problema è voler assumere glutine in
quantità in modo volontario. Perchè bisogna gestire l'alimentazione e quindi controllare
la stessa alimentazione.
Le tracce devono essere qualcosa di misurabile e pertanto le ditte devono riportare
sugli ingredienti le etichette. Mangiare senza glutine. Per i bambini fino ai 3-4 anni
è fondamentale il controllo dei genitori.
Il 30% dei bambini presenta obesità, problemi cardiologici, diabete. Petanto
bisogna mangiare verdure, frutta.In reatlà l'ideale è una dieta equilibrata.
Gli alleati di chi ha le celiachia sono il riso, il mais, patate.

è una realizzazione editoriale THE MOMENT