Intervento del Presidente della Provincia di Salerno
Angelo Villani


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Il Presidente della Provincia di Salerno ha aperto il suo intervento
introducendo la nuova formula che già sta andando di moda da un anno a Palazzo Sant'Agostino,
la cosiddetta cabina di regia. Una cabina di regia che attualmente serve a dirigere
tutte le situazioni che possono dare una spinta in più alla Provincia di
Salerno. Soprattutto sul litorale costiero dove ci sono fonti di ricchezza
e dove gira gran parte dell'economia, infatti Villani ha sostenuto
che il Cilento è la zona dove si produce di più e che gran parte
dello sviluppo della provincia di Salerno passa per l'intera costa.
Anche per Villani è necessario fare sistema, dobbiamo creare una filiera istituzionale
per fare sistema ragionando insieme alla camera di commercio, provincia, comune capoluogo, assoindustria, sindacati e università. Solo facendo sistema, ha stigmatizzato, si possono coordinare
le azioni, entrare in sinergia e quindi nell'agenda del litorale costiero
cilentano il porto è tra le priorità  e "ci focalizziamo sui problemi per soddisfare le esigenze comunitarie"

. Fare sistema, ha spiegato Villani, significa
gestire problematiche e risolvere velocemente i problemi e bisogna allontanarsi
dalla logica della gestione pura e semplice.
Diceva l'assessore Palladino : "Non c'era l'attacco della provincia verso un porto che si voleva costruire a Salerno".
Non si può discutere di un porto a Salerno, se non si coinvolge anche l'istituzione provincia che ha
fatto su quel territorio un progetto per il rifacimento di quell'area.
Non si può fare che uno investe per costruire e l'altro demolisce.
Io sono sulla linea della chiarezza: coordinare quelle che sono le azioni sul territorio.
Ciò significa che il porto va fatto ed insieme al porto va fatto uno studio di rifacimento adeguato.
La Provincia ha fatto la sua parte per attingere i maggiori fondi possibili
per l'attività portuale e turistica.
La politica deve progettare e programmare facendo poi gestire in una
seconda fase quelle che sono le più capaci, quelle che hanno più know-how.
Far gestire, seguire meglio la cogestione.
Per la gestione va fatta una società unica. E' una regia regionale, provinciale ma poi far
gestire in periferia. Io credo che non può esserci nel cilento una società che lavora
a Napoli, ma far gestire le attività portuali ad una società del cilento.
E' un discorso integrato. Dobbiamo superare la logica provincialistica, perchè non è
la linea di demarcazione territoriale fatta sulla carta che ci distingue.
Dobbiamo reagire e portare fondi, quello della formazione, per l'ammodernamento
delle strutture alberghiere, riqualificazione dei centri storici.
E poi fondi per le infrastrutture e l'ambiente, la preoccupazione è che i soldi sono
sempre di meno ma il Ministro Scajola ci ha detto che darà 300 milioni per
iniziative che il comitato dovrà calare nelle singole necessità.
Come provincia stiamo lavorando in perfetta sintonia con la regione
e con i comuni ponendoci come livello intermedio di cabina di regia e quindi di
coordinamento di intercalare queste azioni coordinate e concordate insieme
alla regione e calarle nelle singole realtà.
Io credo che dobbiamo fare questo passo, questa legge è interessante e calarci
nelle singole esigenze evitando quell'errore che da un pò di tempo che le
regioni stanno facendo: delegare e poi fare agenzia per gestirle, e questo diventa
una gestione verticistica che non aiuta lo sviluppo".