ONOREVOLE SALVATORE RONCHI



Ronchi ha evidenziato che l'attuale sistema economico si trova condizionato
dagli industriali che tentano di beneficiare i tfr evitando di anticipare
i soldi ai lavoratori e facendo intervenire il governo.
Una situazione confusa e contraddittoria laddove la politica industriale è formata,
per l'onorevole di Alleanza Nazionale, da una serie di industriali che fanno
tale professione non perchè hanno voglia di investire nelle loro attività
ma semplicemente tentano di tutelare il proprio orticello e realizzare
i propri interessi privati.
Ronchi, nel congresso, ha messo in risalto che il lavoratore non può
più sperare di andare in pensione in un'unica azione in quanto in vari
eventi e la dinamicità economica delle situazioni aziendali non
permettono una stabilità aziendale.
La legge 30 è positiva, ha osservato Ronchi, ma le aziende non possono
pensare di farne uso e consumo delle leggi di inserimento.
Le assunzioni fatte a Melfi e le relative battaglie sono sinonimo di
giustizia sociale reale.
"Per questo motivo questo congresso è importante e chi è iscritto
ha la possibilità di misurarsi con i veri problemi che avvengono
a livello aziendale. Attualmente si lavora per tutelare e difendere i diritti dei lavoratori".
E quindi spazio alle donne, aprendo una parentesi sul mondo femminile,
anche se lo statuto dell'UGL finora è
stato sempre rigido rispetto a queste categorie. Per Ronchi si deve puntare
su donne capaci in quanto hanno la possibilità di decidere tutto e
decidere le prospettive future che sono alquanto critiche
da un punto di vista economico considerando che il passaggio
dalla lira al'euro è stato dannoso soprattutto da un punto di vista
psicologico. Questo perchè la mille lire si è trasformata in euro
e di conseguenza i prezzi sono raddoppiati e la vita è
raddoppiata mentre il salario non è aumentato.
Attualmente il sindacato è stato a bravo a puntare sulla
riforma delle contrattazioni, ha stigmatizzato l'esponente regionale, l'ugl si è strutturata in modo
diversa, gli organismi si sono snelliti, sono diventate
forme di struttura orizzontale e verticale. E' diventato un sindacato
più partecipativo ed è bene avere un sindacato
unico senza l'esistenza di categorie sindacali in quanto
non c'è una confusione nel suo complesso.
L'obiettivo del sindacato è quello di far crescere la classe dirigente
riuscire a promuovere quelle che sono le vere attività aziendali.
E in più ha rincarato la dose sulla politica industriale irpina
sostenendo che non si può lavorare solo nel settore terziario ed agricoltura
dove l'Irpinia ha le risorse ed è forte, ma si deve puntare
anche sulla grande industria. Questo è il miracolo che si
deve riuscire a fare per portare il settore metalmeccanico all'apice
dell'economia italiana, e anche per battere una classe imprenditoriale
meridioanle assistenziale che utilizza solo soldi pubblici dello stato.

è una realizzazione editoriale THE MOMENT