Prof. Eugenio Pomarici
Docente di Marketing Prodotti Agro-Alimentari
Università Federico II di Napoli




Nell'apertura di intervento del professore Pomarici si è evidenziato un
tendeziale surplus di offerta e forti tensioni sui mercati, forte concentrazione
della domanda. Nella evoluzione degli ultimi 30 anni si è avuto un declino della
domanda, soprattutto tra gli anni '70 agli anni '90 e poi c'è stato un aumento dagli anni '90
al 2007. Questo è segno di prospettiva di crescita. Quindi cresce il consumo
e la produzione di vino grazie anche alla competizione da parte degli altri paesi produttori
di vino a livello internazionale.
La previsione dello scarto di produzione e consumo di vino in previsione sarà
di 40-47 milioni di ettolitri.
La domanda del vino è strutturata in 3 categorie ed il 70 % dei consumatori preferisce
acquistare una bottiglia dai 3 ai 5 euro l'altro restante acquista bottiglie di vino
dai 5 ai 10 ed infine c'è una parte dei consumatori che preferiscono acquistare
vino pregiato.
Per uscire dalla crisi - ha analizzato il professore Pomarici - è necessario
avere più qualità e bisogna essere consapevoli di essere in un mercato ristretto.
Ecco l'attuale situazione competitiva:

Situazione competitiva


Segmento qualitativo

Dinamica valori

Situazione competitiva

Fattore competitivo

Premi superiori

+?

Quasi fiducia

Forte crescita
operatori offerta

Popolare Premium

++

Fiducia

Costi e potere distributivo

Basic

-?

confusa

Costi e potere distributivo.


La migliore situazione è la seconda in quando esprime una maggiore fiducia.
SITUAZIONE TABURNO.
E' una situazione comune a molte aree vinicole; notevole segmentazione di competenze;
c'è uno sviluppo di vini differenziati ed insufficiente consolidamento della tipicità;
importanti sono i valori ambientali; esposizione alla concorrenza più dura; sottoutilizzazione
delle potenzialità.
Generalmente per quanto concerne il consumo di vino esso si misura in modo fatalista
senza porsi il problema di come dovranno crescere i consumi.
Il professore Pomarici ha sostenuto che in tal caso è necessario fare un marketing migliore
che significa prodotti qualitativi, prezzi migliori, comunicazione e distribuzione
migliore
ed inoltre ci deve essere un forte orientamento al mercato:
1) al cliente finale 2) al cliente intermedio 3) alla concorrenza 4) al territorio
5) all'ambiente esterno.
In più si ricordano le risorse alle attività strateigiche per controllare i costi.
al fine di ottimizzare i prodotti, i prezzi e migliorare l'efficienza e
rilanciare l'enoturismo.
In realtà l'enoturismo è fondamentale in quanto genera una vendita diretta:
attività di domanda esterna, migliorare l'immagine nell'area, incremento delle
relazioni delle imprese, necessari forti investimenti nelle aree.
Oltre all'enoturismo sono necessari investimenti aziendali e la regione ad esempio
ha finanziato la segnaletica. Ma quello che è importante far trovare ai turisti
ciò che cercano, di fare un 'esperienza altrimenti rimangono insoddisfatti.
L'investimento nell'area può avvenire anche con la sentieristica per
avere un rapporto sempre più intimo con l'ambiente vinicolo.
Quindi ancora più importante è la zonazione storica, per dare una completezza
ambientale.

è una realizzazione editoriale THE MOMENT