Giuseppe Calzerano
Editoria



Calzerano prima di entrare nel vivo del dibattito ha ringraziato tutti i presenti
per l'interesse al convegno nonostante la giornata inclemente nonchè storica.
Una giornata in cui Calzerano ha parlato del testo scritto di Marziotti su Carducci.
Marziotti autore nobile proveniente da famiglia nobile che ha scritto il testo durante
l'epoca borbonica ossia quando si poteva facilmente essere ammanettati.
L'opera di Marziotti è stata ripresa nel '93 da Calzerano, e dopo alcuni passaggi ,
Calzerano e gli storici locali di Capaccio hanno deciso di partire da Carducci.
Carducci è un personaggio di grossa rilevanza per il Capaccio in quanto fu un rivoluzionario,
fu colui che guidò i moti del 1848. Carducci fu l'uomo che scelse la strada rivoluzionaria
in quanto la rivoluzione mise in cammino altri popoli del Cilento ma non solo.
Fu Palermo la prima città dove scoppiò la rivoluzione per il riconoscimento della
costituzione e approvazione della costituzione avrebbe significato progresso.
Il 12 gennaio del 1948 ci fu il riconoscimento della costituzione, ma non solo ,
il manifesto di Karl Mark, mentre vicino a Capaccio, Vallo della Lucania c'era ancora una
società di comunisti. Tutto questo proietta i moti contadini ad accelerare il processo
socio politico. La costituzione fu data nel regno delle due sicilie subito dopo
quando il cilento insorse. Lo stesso manifesto affisso a Capaccio fu trovato a Palermo.
Certamente l'approvazione della costituzione non fu ritenuta sufficiente per il Sovrano
per eseguire tutte le attuazioni e fu uno dei tanti motivi che scoppiarono i moti e Costabile Carducci
andò ad Acquafredda per far scoppiare i moti della calabria ed è qui che per riaffermare
la costituzione fu fatto condannare da un prete Vincenzo Peluso, vicino al potere
e tale prete per avere un premio dal re dei borboni tagliò addirittura la testa al
Carducci e staccarla dal corpo.
In tal caso fu eseguito un processo che durò dal 1849 al 1883.
L'azione fu fortemente riconosciuta nella provincia di Salerno che insieme a Napoli
furono le piazze più movimentate rispetto alle altre province che rimasero ferme.
Calzerano ha sostenuto che Capaccio ha un patrimonio da utilizzare e da sfruttare
recuperlo e valorizzarlo, attraverso una guida con tutti i fenomeni e i personaggi
storici che hanno combattuto e quindi recuperare le fasi storiche e raccoglierle in
libri per la pubblicazione. Questi uomini, per Calzerano, hanno dimostrato la
riaffermazione della libertà. Altri esempi di libertà Calzerano li ha raccontati
mediante la spedizione di Pisacane a Sapri ma molti del luogo grazie sopratutto al Barone
Francesco Marsietti sconsigliarono la decisione di Pisacane anche se sostennero che fu
una grande follia. Un'altra dimostrazione, in questo caso ai danni di Peluso fu
manifestata da Francesco Nicotera che incendiò la casa del prete.
E anche quando Garibaldi arrivò nel 1860 per fare pulizia degli assassini fu sconsigliato
anche questo.
Nelle sue conclusioni Calzerano ha rimarcato il ruolo fondamentale dei personaggi storici
del cilento sostenendo che la storia locale deve essere conosciuta in quanto oggi
incide fortemente sui processi sociali.

è una realizzazione editoriale THE MOMENT