Responsabile OLEA CAMPANIA
Dottore Emilio Conti




Il dottore Emilio Conti ha parlato dell'aspetto normativo per quanto concerne la
produzione, la commercializzazione e la distribuzione dell'olio. Ed ha precisato
che ci sono determinati regolamenti da rispettare: il regolamento 1513 del 2001,
che riguarda la derivazione e la definizione dei tipi di olive,
la 796 del 2002 che determina il metodo del calcolo per la valutazione organolettica degli oli di vergine di oliva
e la 1019 del 2000 che concerne le norme di commercializzazione.
Il più importante regolamento è il 1019 del 2002 del 14 giugno 2002.
Esso prevede la capacità massima di 5 litri per gli imballaggi al consumatore finale
2) la chiusura ermetica ed etichettatura
3) informazione sulla categoria dell'olio
4) la designazione dell'origine di un olio è possibile:
a) a livello regionale per gli oli che hanno ottenuto la registrazione della DOP IGP
b) indicare lo stato membro della comunità o un paese estero.
Le indicazioni di prima spruzzatura a freddo ed estratto a freddo sono riservate
agli oli vergini attenti con processi estrattivi che non supera la temperatura di
27 gradi.
I titolari dei frontoni dovranno fornire per ogni partita di olive lavorate, una dichiarazione
che certifica i sistemi tecnologici inastallati per garantire la veridicità delle dichiarazioni.
L'acidità potrà figurare solo se accompagnata di valori dell'indice dei perossidi
e dei valori spettro fotometrici.
Per riportare in etichetta l'indicazione dell'acidità e degli altri parametri
previsti, si dovranno predisporre i mezzi di prova necessari per verificare la conformità
del prodotto ai limiti indicati.
Per le caratteristiche organolettiche distintive di pregio si rimanda alla lista degli
attributi positivi con il relativo metodo.
L'indicazione dell'origine geografica deve essere olio italiano nel caso di olive prodotte
in Italia. Se si vuole una miscela di olio l'importante è che non superi il 25%.
La denominazione di vendita deve essere olio extravergine di oliva, l'olio di oliva di
categoria deve essere ricavato direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti
meccanici. Il quantitativo netto in litri deve essere
0,10 - 0,25 - 0,50 - 0,75 - 1 - 2 - 3 - 5.
Indicare il nome o la ragione sociale o l'indirizzo del produttore oppure del confezionatore,
di un venditore che risiede nella comunità.
Inoltre è necessario appore sul prodotto la sede dello stabilimento di produzione o confezionamento e quindi scrivere che il prodotto si deve consumare preferibilmente entro il mese
di........ dell'anno....... oppure da consumarsi entro la fine dell'anno.............

Condizioni per la conservazione.
"conservare in luogo asciutto al riparo dalla luce e da fonti di calore".
Raccomandazioni "non disperdere in luogo asciutto al riparo dalla luce e da fonti
di calore".
E' obbligatorio riportare nello stesso campo visivo la denominazione di vendita, il quantitivo
netto ed il termine minimo di conservazione.

Nuova classificazione degli oli di oliva vergine (primo novembre 2003)
Acidità libera espressa.


Olio extravergine in grammi di acido olico < 0 grammi
olio di oliva vergine < 2 grammi
olio lampante < 2 grammi
olio di oliva - composto di oli raffinati e oli di oliva vergine
oliva vergine < 1 grammo
Per olio extra vergine di oliva, olio di oliva di categoria superiore direttamente dalle
olive e unicamente mediante procedimenti meccanici.
Altre indicazioni:
1) dop, igp, da agricoltura biologica 2) campagne di produzione 3) Numero di certificazione
delle produzioni 4) n° di codice o nominativo dell'origine di controllo.
Le imprese si assumono l'onere della prova delle affermazioni riportate in etichetta.
Infine il panel text consiste nel far provare ad un gruppo di assaggio i prodotti per
determinarne i pregi e i difetti. Tutto ciò viene registrato in un scheda
per la individuazione della percezione dei difetti o degli attributi positivi.

CONCLUSIONI. Per il dottore Emilio Conti è fondamentale la qualità dal basso per
capire quali sono i problemi di carattere commerciale. La Olea organizza tutte iniziative
volte a capire la psicologia del consumatore e ad incrementare la qualità del prodotto.
Per Conti la dop va bene però è necessario comunicare il prodotto al consumatore
in quanto il consumatore ha la possibilità di capire il tipo di prodotto.
Dagli anni '30 agli anni '60 l'olio veniva classificato in un certo modo, poi la cee
ha messo le mani sulle classificazioni.
E così chi oggi riesce a vendere il prodotto in bottiglia e lo riesce a distribuire
in un certo modo può ottenere il valore aggiunto.
Il mercato vuole la qualità ed il prodotto avrà un incentivo in più.

è una realizzazione editoriale THE MOMENT