Vincenzo Caporale
Direttore Sanitario ASL 2 Sa
1.1 Strutture private e pubbliche
Il direttore sanitario dell'asl 2 di Salerno ha posto il problema
di come bisognerebbe risolvere i numerosi interrogativi preliminari al suo
intervento e quali sono le misure e
i mezzi per risolvere le numerose questioni sociosanitarie.
Tale situazione è un aspetto ricorrente verso il settore sanitario e sociale.
Perchè queste cose sono ricorrenti? Si è chiesto il direttore sanitario
dlel'Asl Salerno 2.
Innanzitutto esiste una mancata pianificazione a livello istituzionale.
In più abbiamo quest'aggressività del privato e inoltre nel pubblico
ci sono i cosiddetti privilegi.
"In base a questi tre elementi dobbiamo capire il servizio che noi vogliamo.
Bisognerebbe effettuare una scelta operativa e non strategica.
La Regione Campania ha dato delle indicazioni e che lo stimolo della
Regione è di verificare lo status di certe situazioni.
Il problema è che c'è comunque stata una crescita dei conti della città
di Napoli perchè è sorta l'esigenza di costruire una pluralità di strutture
Ed a fine anno ci sono stati gli avvisi della Corte dei Conti per gli amministratori
di Napoli 1.
Sperare in un modello come quello lombardo, ossia ospedali scorporati ed aziende
da un lato che producono oggi determina certe situazioni paradossali.
Il modello deve essere quello dell'integrazione ospedale-territorio
per riuscire a individuare il problema delle fasce deboli, per permettere
di riuscire a capire quali sono i bisogni della gente.
Ed evitare la esclusione di quelle persone che sono disabili perchè necessarie
al sistema sanitario. Se non si lavora in rete il risultato non si
ottiene, è necessario lavorare in rete al fine di avere un coordinamento
ed una sinergia per risolvere le problematiche.
Caporale ha proposto la sinergia tra il comitato dei distretti e i sindaci
ma di creare una vera relazione intersoggettiva, evitando che i sindaci facciano
da riferimento al comune altrimenti si creerebbe un'ulteriore burocrazia
ma bisogna velocizzare il rapporto per la risoluzione dei problemi.
Iniziando dal tracollo assistenziale generato dal proliferarsi di centri
e la incapacità per la specifictà degli interventi.
In realtà il paziente si troverebbe di fronte ad un percorso di incertezza,
addirittura per trovare il sito che dia risposte alle sue esigenze.
I privilegi, secondo Caporale, sono le cause principali che determinano le carenze.
1.2 Criteri di finanziamento
La Regione Campania
sui criteri di finanziamento ha fatto dei tentativi di approvare la
delibera che non è stata subito varata.
In realtà, secondo i dati oggettivi ricordati da Caporale, solo il 30 agosto del 2003 è stata
emanata una delibera di giunta di circa 60 miliardi per Napoli1.
Poi il silenzio assoluto e sia nel 2004 che nel 2005 non c'è stata
nessuna emanazione.
1.3 Percorso di salute Personalizzato
E' necessario una finalizzazione dei servizi sugli elementi qualitativi.
E' necessaria una regolamentazione delle procedure e bisogna dare
alle unità sanitarie un'ampia possibilità di essere flessibile
e stabilire rapporti immediati con le strutture private accreditate
al fine di determinare un percorso di salute personalizzato efficiente per il
paziente.
è una realizzazione editoriale THE MOMENT