Consigliere Provinciale
Vice-Sindaco di Castelfranci
Generoso Cresta



 

Il consigliere provinciale Generoso Cresta ha precisato che
il convegno sull'istituzione dell'istituto agrario non è solo un momento di riflessione
per discutere di un argomento così rilevante ma è anche un momento
di incontro per gli amministratori delle realtà locali.
Questo è un percorso mediante il quale si va a verificare
quella simbiosi che permette la possibilità di cercare
di lavorare su certe problematiche e di lavorare soprattutto
assieme. Cresta ha ricordato a tal proposito
una frase di De Gasperi: "Mai da soli".
Per Cresta non esiste una verità che sia fatta da paesi
che si moltiplicano e ci inducano a scoprire molte cose.
Si sta cercando di gettare le basi per il futuro, tenendo
presente che il nostro comune non è un'entità a se e si
discute della necessità di creare poli scolastici da consentire
a tutti di vivere in maniera libera.
Cresta ha ricordato che si sono consumate, in passato,
polemiche tra comunisti e democristiani, le polemiche tra
De Mita e D'Ambrosio, sullo sviluppo e come questo
sviluppo potesse essere realizzato.
Uno sviluppo che può essere completato attraverso il coordinamento degli enti locali
per evitare anche il fenomeno dell'emigrazione.
In Provincia si è discusso del problema migratorio, si è preso atto delle perdite
d'intelligenza. E' importante allora creare lo sviluppo
attraverso il rilancio dei nostri prodotti locali come il castagno, il rilancio
del nostro paesaggio, quanti napoletani vengono nelle nostre zone.
"Però resta una condizione oggettiva,  ossia il mondo sta cambiando ed infatti
se prima venivano molti nostri cari parenti dalle zone del nord-italia o dall'estero adesso
non li vediamo più proprio perchè i bisogni diventono motlo personalizzati.
Alle nostre feste patronali vedevamo molti nostri parenti, venivano
nelle nostre zone per trovare i nostri parenti e nel contempo si riposavano
adesso invece dato che le esigenze sono cambiate il nostro
emigrato preferisce altri paesi, questo significa che bisogna cominciare
a partire da zero.
Partendo appunto dal piano territoriale  di sviluppo presentato da Sorvino ma non ancora
approvato tenendo presente che la nostra è un'area interna e necessita
di trovare sbocchi sull'adriatico e sulla calabria.
Di Iorio ha trattato l'argomento dell'acqua sostenenedo che è la fonte
principale della nostra irpinia però c'è un problema ed è quello di cercare
di capire lo stato delle nostre sorgenti
Il nostro fiume Calore ad esempio in alcuni periodi diventa torrente e per variazioni genetiche
i pesci resistono alle più grandi intemperie.
Un altro problema riguarda gli assi viari, sull'ofantina bis ci sono stati numerosi morti e si è posto il problema
di dare uno sbocco più ampio creando una seconda bretella
per flussi d'auto tipo la Parolise-Salerno o realizzare un'alternativa viaria
Castelvetere-Castelfranci. Ci rendiamo conto dell'importanza fondamentale di
quanto si fa politica. Creare un'opera di fusione interactio con la nostra
popolazione per far si che gli ambiti di intervento arrivino fino all'alta Valle del Calore.

Cercare di creare la simbiosi di intervento sulle quali per la
verità la provinciadi Avellino dovrebbe entrare, e non per creare condizioni diverse
perchè delle volte anche indipendentemente dalla bontà delle inziative politiche
possono scaturire ricette che non sono molte buone, possono sembrare prevaricatrici
nei confronti di una piccola realtà locale e non prevaricatrice nei confronti di altre.
Ci rendiamo conto dell'importanza fondamentale di essere presenti quando si fa
politica come diceva un filosofo: "se la ragione non è mossa dal cuore non
si riesce ad ottenere nulla". Io sono convinto di questo, questo convegno
rientra nello spirito che quest'amministrazione comunale ha voluto
far proprio già dalla campagna elettorale. quello di creare un'opera di fusione
di interscambio anche culturale con la nostra popolazione e con le
realtà vicine".


è una realizzazione editoriale THE MOMENT